ISO 45003/21: strumento utile per la gestione dei rischi psicosociali

Attivazione corso “Sicurezza Laser base per tecnici ed addetti”
4 Aprile 2024
INVITO SEMINARIO ESG 25 MAGGIO 2024 ore 10.30 : “COME INTRODURRE LA MISURAZIONE DELLA SOSTENIBILITA’ NELLE AZIENDE”
14 Maggio 2024
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ISO 45003/21: strumento utile per la gestione dei rischi psicosociali

La ISO 45003 del 2021 rappresenta uno strumento molto utile per la gestione dei rischi psicosociali e la promozione del benessere in ambito organizzativo. Trattasi di una norma tecnica di volontaria applicazione e il suo utilizzo non sostituisce le normative vigenti in materia di SSL (Salute e Sicurezza sul Lavoro).

Rischio psicosociale definito dalla ISO:  

“La probabilità che si verifichi un’esposizione al rischio o ai rischi sul lavoro di natura psicosociale in combinazione con la gravità delle lesioni e dei problemi di salute che possono essere causati da tali rischi”.

Per benessere sul lavoro si indica: 

“Il soddisfacimento dei bisogni e delle aspettative fisiche, mentali, sociali e cognitive di un lavoratore in relazione al proprio lavoro”.

La ISO 45003 riconosce la necessità di coinvolgere attivamente e continuativamente i lavoratori per mantenere un alto tasso di motivazione al fine di rendere l’azienda un luogo non solo inclusivo, ma anche attivamente promotore della salute psicologica.
L’organizzazione deve individuare i rischi e le opportunità e stabilire obiettivi e priorità nella messa in pratica di un piano di azione ossia di pianificare.

Quando si progettano programmi di supporto volti alla riabilitazione ed al  ritorno al lavoro, l’organizzazione dovrebbe considerata che i lavoratori possono avere un maggiore possibilità di essere esposti ai rischi psicosociali.

Misure da adottare per la riabilitazione ed il ritorno potrebbero essere:

  • parlare con il lavoratore interessato per comprendere e pianificare adeguamenti della mansione al fine di facilitare il rientro al lavoro;
  • fornire informazioni e accesso ai servizi di medicina del lavoro, sia interni che esterni all’organizzazione;
  • garantire ai lavoratori con ruoli dirigenziali un sufficiente grado di controllo, nel gestire l’esposizione ai rischi psicosociali;
  • illustrare gli attributi legali applicabili nel corso del processo di rientro al lavoro;
  • monitorare i programmi di riabilitazione e reinserimento lavorativo per stabilire se vi siano rischi nuovi o se siano necessarie modifiche al programma di ritorno al lavoro.

Gestire efficacemente il rischio psicosociale può determinare dei vantaggi:

  • un maggiore coinvolgimento dei lavoratori,
  • una maggiore produttività,
  • una maggiore innovazione,
  • sostenibilità organizzativa.

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